joseph nechvatal a new york:
noise anusmos. dentro il rumore
Segnalata da ÒArt in
AmericaÓ come uno degli eventi da non perdere della corrente stagione
espositiva newyorkese, la mostra di Joseph Nechvatal, presso la Galerie
Richard di New York, la risultante espressiva di una riflessione-ricerca teorica
che egli ha puntualizzato nel libro Immersion Into Noise. Nel volume, lĠartista
delinea le coordinate di unĠestetica del rumore come esperienza eccessiva,
contro-manieristica e stilisticamente orientata, in grado di rispondere
allĠimpoverimento semantico in cui precipitata lĠarte oggi a causa della
valenza spettacolar-decorativa cui la confina la societ tardo-capitalistica
della globalizzazione mediatica.
Nella sua prospettiva, lĠarte del rumore
abbraccia dimensioni multiple capaci di relazionarci autenticamente al
Ònostro mondo interiore, alla vita della nostra immaginazione con le sue
intense spinte propulsive, i suoi sospetti, paure, e amori, quello che guida le
nostre intenzioni e azioni nel mondo politico ed economicoÓ (J. Nechvatal, Immersion
Into Noise,
Charleston, Open Humanities Press, 2012, p.11).
nOise anusmOs, 167.64x111.78 cm
acrilico su tela a getto
d'inchiostro robotizzato 2011
Conosciuto, fin dagli anni Ġ80 come uno dei
primi artisti ad interagire con il computer, Nechvatal, tra il 1991-93, durante
una residenza ad Arbois presso lĠatelier Louis Pasteur e la fondazione Ledoux
per la ricerca dei programmi informatici di Arc-et-Senans (Francia), perfeziona
il progetto per la creazione di un programma in grado di generare dei virus
capaci di intaccare (trasformandole) immagini sintetizzate in precedenza
digitalmente.
Queste competenze gli consentono di formulare
in termini pi stringenti la sua poetica, la cui incubazione parte dalla
raccolta di saggi Collected Essays (Paris, Ed. A. Candau, 1990) e trova un primo sbocco nella
focalizzazione del concetto di Viractuality, termine da lui inventato
per significare la fusione del virtuale con il corporeo-reale.
Nel 2001, durante la collaborazione con Stphane
Sikora,
egli attrezza il suo vocabolario critico in termini matematico-scientifici e
non solo filosofici per sviluppare il progetto dei virus informatici in
combinazione con i principi della vita artificiale, arrivando a delineare
unĠestetica della vita artificiale virale, ottenuta attraverso sistemi di
sintesi che riproducono le caratteristiche comportamentali dei sistemi viventi,
che viene a costituire, dal 2002 in poi, lĠoggetto della sua produzione
creativa.
In certo senso, lĠutilizzo di virus
informatici sempre pi sofisticati per annichilire e ricreare le immagini non
viene pi inteso come esercizio metaforico, confinato solo alla sfera
artistica, ma come possibilit sinestetica di visualizzazione biologica del procedere
naturale degli attacchi alla struttura stessa delle figurazioni infettate.
Questa consapevolezza operativa, allargabile
al corpo figurale dellĠimmaginario prodotto dalla nostra societ della
simulacralit spettacolarizzata, integrata alla multisensorialit distratta
consentita
dallĠarte del rumore (le cui basi teoriche vanno dal rizoma di Deleuze-Guattari alla Patafisica di Jarry, da Bataille alla teoria del Caos, fino
alla rumoristica di Russolo e alle neuroscienze), consente allĠartista di orientare il suo
bagaglio iconografico in direzione dellĠeccedenza (neo-barocca) e
dellĠindeterminatezza (neo-astratta).
fleur de lys rectal, 50.8x50.8 cm.
acrilico su tela a getto
d'inchiostro robotizzato 2009
In nOise anusmOs, Nechvatal propone la
visualizzazione del legame tra retina e ano umani al cosmo, attraverso un
percorso di connessione simbolica tra universo del rumore e interiorit
psichica. Queste due componenti vengono fatte reagire Òin uno plesso di
audacia immaginativa artistica e spiritualit eroticaÓ, coinvolgendo lo spettatore
allĠinterno di Òun flusso dionisiaco di natura cosmologicaÓ (dal volume, cit.)
LĠevidente riferimento allĠinterpretazione desiderante di Nietzsche (che Nechvatal bene media
da Deleuze e Bataille) trova occasione plastica adeguata in nove grandi quadri
che illustrano lĠattacco dei virus agli organi, venendo a riconfigurare in
termini di proliferazione astratta lĠinfezione morbigena virtuale come nuova
trama figurativa sulla composizione precedente. LĠutilizzo dellĠassistenza
robotizzata di una macchina a getto dĠinchiostro, per fissare sulla tela
vellutata e satinata le immagini, conferisce valenza pittorica tattile e
piacere visivo ad ogni opera. Il processo di aggressione alle immagini
esemplificato, inoltre, in quattro opere con aggiunto un visore che mostra il
virus in azione espandersi e sfigurare il costrutto immaginale originario
(sempre un ano o un occhio).
Al termine dellĠinaugurazione, Nechvatal ha
presentato, a complemento del suo progetto, presso gli studi Harvestworks (596 Broadway) la prima
mondiale della versione ri-masterizzata della sua sinfonia viral symphOny (dedicata alla moglie
Marie-Claude) come esempio concreto di immersione totale nel suono-rumore.